La melatonina e il monitoraggio del sonno nei soggetti autistici
Autismo e disturbi dello sviluppo
Volume 11, numero 1, gennaio 2013
Natalino Foti, Alessia Logorelli, Giovanni Marino, Maurizio Elia e Lucio Moderato
Fondazione Marino per l’Autismo
Sommario
Presso la "Fondazione Marino per l'Autismo Onlus" la melatonina è stata estesamente usata sia per migliorare la quantità e la qualità del sonno sia per ridurre il corredo farmacologico che i soggetti campione presentavano all'ingresso. Nel corso di uno studio la melatonina è stata somministrata a sei persone e, dall'esame dei dati relativi al monitoraggio del sonno, è emerso che in questi soggetti sono diminuiti i tempi di addormentamento e i risvegli notturni, con una ricaduta positiva sulle ore di sonno effettivamente dormite. Questi effetti hanno permesso di ridurre la quantità e, in alcuni casi, di interrompere la somministrazione di alcuni farmaci, fra i molti presenti nelle terapie farmacologiche dei ragazzi all'atto del ricovero. Inoltre l'effetto della melatonina sulla buona igiene del sonno è perdurato anche dopo la sua sospensione.